
Santamariammare: “racconto tra i racconti”
Cosa
Nel mio primo libro, “365 PAROLE AL GIORNO”, si troveranno più volte racconti che parlano di un paesino chiamato “Santamariammare” e, in particolare, di ciò che accade tra il Maresciallo Majani e Padre Ignazio mentre cercano di risolvere assieme un omicidio avvenuto anni prima.
Da questo esperimento di “collage” di 60 racconti, che costituiscono un romanzo breve, è nato il mio terzo libro: Santamariammare (Nessuno si salva) che è lo spin off di altri volumi che saranno pubblicati (se Dio vuole) sotto la stessa collana denominata come il piccolo paesino dove gli eventi che racconterò si svolgeranno.
Chi (primo romanzo)
Padre Ignazio è un prete moderno, nonostante eserciti la professione di pastore di anime da qualche decennio. Dal carattere gioviale, ma severo, guida il suo gregge assieme ad una banda scatenata di anziane prefiche capitanate dalla mefistofelica signora Annina. Padre Ignazio lavora in sinergia con il Maresciallo Majani per il benessere della comunità fino a quando…
Il Maresciallo Majani è arrivato a Santamariammare da qualche anno. Baffi a manubrio, bell’aspetto, nessun legame affettivo, portamento importante, di qualche anno più giovane di Padre Ignazio. Governa con padronanza e competenza la caserma e i cittadini del paese fino a quando, un bel mattino, svegliandosi, il suo primo pensiero, invece dell’assassinio da risolvere è…
Gli altri Annina (la dispettosa ma buona capo-prefica), Pinìn (il barista del bar Stella, deluso dalla vita), la “Signora” (una misteriosa sensitiva), la Signora Canova (un’arzilla signora anziana che protegge chi viene maltrattato), Marisa (una prostituta i cui resti vengono trovati quasi 50 anni dopo la scomparsa) e poi… Felicina, Irene e tanti altri.
Quando (primo romanzo)
Gli eventi si svolgono tra il 1974 e il 2020
..Il maresciallo Majani arrivò, lemme lemme, ‘ché piazza Restelli stava proprio dietro la caserma. Quattro carabinieri, dietro di lui, finivano la fila. Bel casino, pensò sospirando. Due cadaveri. Uno di questi stringeva in mano il flauto nero, lungo quasi mezzo metro. ‘Na trentina di persone avevano accerchiato flauto, panchina e cadaveri. Padre Ignazio fermo, davanti a tutti, ansimava…
(da “Il Flauto”)