Profumo d’Ornella Vanoni

Poco prima d’entrare in autostrada è apparsa la scritta rossa: “Service: controllare alimentazione”. Imboccare l’autostrada domenica pomeriggio prima di Capodanno rischiando di trovarsi col culo per terra o tornare indietro e perdere l’appuntamento? Bestemmia, cerca sul cellulare qualche informazione, senza successo. Poi se ne fotte e va, facendosi il segno della croce. Sole fino a Genova. Ora, sul Turchino, solo buio e nebbia che non si vede un cazzo nemmeno a chiederlo a Siffredi in video-call dandogli tre pacchetti di Amica Chips aggratis. Sospira. Rallenta davanti a un camion che le appare davanti all’improvviso. Nessuna paura. Mai. Si passa la mano tra i capelli. S’accarezza la guancia. Sente il suo profumo, Chanel N.5. Una volta, in una profumeria di Firenze, vide Ornella Vanoni che si spruzzava Boucheron in testa e con le mani, poco dopo, si tamponava il cespuglio di ricci rossi. Da allora, quando si profuma, fa lo stesso. Pensa. Se ora schiantasse contro un altro camion che non vede, almeno avrà mani e testa profumate. Vuoi mettere? Guarda il figlio. Accende gli antinebbia. Si sfila la sciarpa, profumata. Ah, vita di merda. E’ tutto un sacrificio, tutto un combattere, tutto un arrancare, tutto un provare a non mandare all’inferno, tutto un correre verso qualcosa che chissà che è o dove sta. Almeno che sappia di buono, no? L’ultima volta ch’è stata sul Turchino è stato col marito, due Natali prima. Cielo azzurro, stupendo. Loro due zitti. Dopo la separazione hanno smesso di litigare. Anche da separati ha voluto che facesse Natale con loro. Poi, invece, è stato lui a non volerlo più. “Sei cresciuto”, gli ha detto. “Avevi ragione tu” ha risposto lui. Beh, a qualcosa è servito. Un giorno dici ti amo, il giorno dopo dici ’fanculo. E nel mezzo c’è la vita. Quasi non vede il bivio per Torino, tanta è la nebbia. Una carovana di auto la segue lenta. È la capofila. Bella figata… Tutti più furbi di lei. Se fanno il botto è la prima a partire, pensa. Accarezza il figlio addormentato. Profuma anche lui di me, pensa. Sorride. Se Ornella Vanoni sapesse che è merito suo, se sta inconsciamente profumando il mondo di Chanel N.5 da quasi trent’anni…

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