Ti sarebbe piaciuta. Vi sarebbe piaciuta. Ho fatto una cosa strana oggi. Ho sentito una canzone di cui non capisco le parole e ho immaginato che video ci avrei messo assieme. Poi l’ho fatto davvero. La cosa strana non sta nel fatto che io abbia scoperto una nuova canzone o che abbia pensato di farne un video. La cosa strana sta nel fatto che io l’abbia effettivamente fatta, questa cosa.
La canzone arriva da lontano. Faccio il pensiero di canzone più video. Corro in bagno per acchiappare il cellulare che sta sulla lavatrice perché dovevo stendere la biancheria ma poi non l’ho fatto perché ne inizio mille e ne finisco una, da vent’anni a questa parte. Però stavolta lo faccio, quant’èvveriddio… Allora mi fermo là, davanti alla finestra con gli aloni residui di quando provo a pulirla senza successo. Odio fare le pulizie, lo sapete voi due… poi guardo fuori per capire cosa filmare e vedo il tramonto attraverso le foglie del mio limone nato dai semi che ho buttato per caso nel vaso. Ti sarebbe piaciuto e mi avresti sorriso senza dire niente. E pure l’altro, quello lì che se ne è andato via come te, nel giro di due mesi, lo avrebbe apprezzato e mi avrebbe sorriso. Voi due non sprecavate parole. Non l’avete mai fatto. Lo facevo io per voi. E vi amo per questo. Vi amo immensamente entrambi anche se non passeggiate più su questo pianeta.
L’amore al passato, per chi è morto, non esiste. Non si dice “ho amato”. Si dice “amo”. Che sia una morte del cuore o una morte vera. L’amore al passato non esisterà mai per me. Sto sorridendo. Immagino: dopo aver guardato il mio video avreste scrollato la testa e mi avreste carezzato il capo amorevolmente. Se ci fosse stato qualcun altro con noi, avrebbe detto che sono una pazza, che non sembro una quasi pensionata, che ogni cosa che faccio è un entusiasmo continuo. E allora voi avreste sorriso da dentro dicendo solo: “Lei è così. Una bambina di mille anni di cui non ci si può non innamorare come amica o come donna. Lasciatela stare…”. Così avreste detto. Lo avete fatto così tante volte.