Fotografia

Abbiamo perso tutto. Abbiamo perso tutto e non ce ne siamo ancora accorti. Ho ritrovato delle fotografie, di quelle che si fanno per i documenti, sai? Ecco, ne ho trovate cinque. Bizzarro. Guardandole, mi vien da pensare che sono passati 5 decenni o poco più da quando sono entrata in questa vita. Cinque. Una per ogni decennio. Le guardo incuriosita, mentre le sistemo sulla scrivania. E mi chiedo perché, tra tutte, metto sotto proprio quella in cui stavo morendo dentro mentre veniva scattata. Quella che, se uno la guarda bene, nota i rivoli delle scie delle lacrime che si allungano sulle mie guance, le occhiaie delle notti in bianco, i capelli sfatti, la bocca serrata che non può urlare. L’ho messa sotto tutte, a metà, perché, forse, non vorrei che mi si vedesse, così. Non vorrei si sapesse che ho pianto, mentre ero in un photo booth di Hammersmith a Londra, prima di andare a rinnovare il passaporto. Non vorrei si sapesse che, mentre piangevo, ero da sola e nessuno mi aspettava fuori, per abbracciarmi. Non vorrei si sapesse che non ricordo che anno era ma, di sicuro, non è stato un anno buono. Prima di fare questa foto cumulativa, pensa te, ho accarezzato quella foto di una Rosa che non c’è più e le ho detto «va bene così, dai. Passerà pure questa…». Non sto più come allora. Non mi faccio più male come allora. Ho perso 20 chili da quel giorno. Ho perso quell’espressione da Maria Maddalena sotto la croce. Ho perso gli amori della mia vita. Ho perso il conto del numero di volte che la benzina è aumentata, da allora, e ho iniziato ad andare in bicicletta. Riguardandole, però, noto che non ho perso una cosa: il sorriso. In tutte queste foto, comunque e sempre, io sorrido. Lievemente, magari, ma vaffanculoalmondo, IO SORRIDO. Anche in quella dove il male dentro, la disperazione, il dolore trasudavano dai miei pori come il sudore d’estate, dopo aver fatto l’amore sulla battigia con chi ami. E allora mi chiedo se qualcuno, da qualche altra parte del mondo, sa d’aver perso cose importanti, come me ora, ma d’averne sempre, nonostante tutto, conservata una che mai perderà.

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