Del gioioso stupore infantile e altri animali

Vorrei che tutti, su questo pianeta, si sentissero come me, stamattina. Vorrei che si sentissero come me stamattina e tutti i giorni della loro esistenza, mentre cercano di andare avanti su questa palla girante che continua a volteggiare su sé stessa e intorno al Sole senza mai farci venire le vertigini. “Ho visto cose che voi umani…” così diceva Rutger. Io ho visto le cose degli umani (certe belle e brutte, non tutte) e sono ancora qua, a svegliarmi la mattina e a meravigliarmi del fatto che su uno dei miei balconi, a un mese dal Natale milanese, col termometro esterno che segna -1, ci siano ancora delle rigogliose e stoiche belle di notte color del sangue quando il cuore s’innamora.

Vorrei urlarlo a tutti che è il GIOIOSO STUPORE INFANTILE che non deve morire. Che quando perdiamo per strada, tra lacrime e sudore, la consapevolezza che tutto SEMPRE e COMUNQUE passa, allora quello è il momento di tornare là dove siamo stati originati come fiamma di un fuoco infinito. Non dobbiamo mai arrenderci. MAI. Non dobbiamo mai abbandonarci alla disperazione più di quel tanto che serve fisiologicamente. Perché disperazione, dolore, lacrime, afflizione, angoscia, pure loro, sono necessari, se non vitali, per la nostra evoluzione. E lo so che è bello dirlo se non ho perso un figlio o le gambe o la vista o se non mi sono suicidata perché mi hanno fatto perdere ogni dignità. Ma so anche che non c’è bisogno di soffrire esattamente tutte queste cose per poter “sentire dentro” il dolore degli altri, la disperazione, lo sconforto e il buio che cala quando pensi che nulla possa più valerne la pena.

In quel momento ci dev’essere qualcosa, qualcuno che ti fa capire che un barlume di speranza c’è. Che dopo il buio arriva sempre la luce. Che ogni mattina puoi svegliarti decidendo di pensare solamente alle cose belle dopo che hai assimilato quelle brutte accettandole come tassello di un grande puzzle che ti si rivelerà solo alla fine di questo percorso. Cosa fare, dunque? Venire a rileggere quest’articolo, se hai bisogno di ricordare come si fa e cercare le cose belle ovunque. Nutrirsene e mandare affanculo chi vuole vederti dolente.

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