In Corea adesso è il 19 ottobre. Mezzanotte è passata da poco là. Mia figlia starà ancora sbuffando con aria incazzosa lo smog di Seoul, mentre continua a smadonnare s’un lavoro affidatole recentemente che la sta facendo impazzire. Traduzioni di manga dal coreano all'italiano; questo lei fa, adesso, mentre studia là. Ora in Corea è … Continua a leggere Ti ho mai detto che ti amo?
Tag: un racconto
Io sono diga
Te l’ho mai detto che mi manchi ancora, comunque e sempre? Te l’ho mai detto che se pure compio pazzie che mai avrei fatto, prendo strade nuove e guardo cieli diversi per non pensare (e non per dimenticare, bada, perché so benissimo che dimenticare, quel vero dimenticare che ti obnubila mente e cuore per sempre, … Continua a leggere Io sono diga
Mai a scatola chiusa
La devo smettere di cercare fotografie, porcazzozza. Stavo spulciando Facebook a caccia di una foto di mamma col cane e, a un certo punto, m’è arrivata davanti ‘sta schermata. Non ci posso credere. Non posso credere che, a un certo punto della mia vita, esattamente trent’anni anni fa, io ho imparato a usare i computer … Continua a leggere Mai a scatola chiusa
Venite a conoscermi in libreria! Vi aspetto il 4 e 5 dicembre a Milano.
La mia prima volta. Ognuno di noi, fino alla fine, avrà innumerevoli prime volte. Anche la nostra morte, in questa vita, sarà la prima (e l'ultima) volta. Fino alla fine, vivremo una serie di splendide, memorabili, indimenticabili prime volte. Secondo me, le prime volte non possono mai essere brutte. Fosse anche solo per il fatto … Continua a leggere Venite a conoscermi in libreria! Vi aspetto il 4 e 5 dicembre a Milano.
Galeotto il tricco-tracco
Al quarto piano di Via Nazionale delle Puglie ci abitavano le famiglie di Don Ciccillo Guarnera e del Signor Amedeo Grippa. Don Ciccillo era un anziano camorrista che veniva “mantenuto” da molti anni, ormai. Lui, di “cose”, ne sapeva (e aveva fatte) tante. Il Signor Grippa, invece, era un mite, incensurato impiegato delle poste, anche … Continua a leggere Galeotto il tricco-tracco
Ernesto/Florence
Ernesto Cestarotta arrivò a Sidi Bel Abbes il 24 novembre. Aveva cambiato nome e cognome. Cestarotta gliel’aveva dato Don Vincenzo perché, quella mattina di luglio, quando se lo trovò sul sagrato della chiesa, neonato, la prima cosa che notò fu uno squarcio nella cesta di vimini. Ernesto, il nome, glielo aveva dato Finizia, la governante … Continua a leggere Ernesto/Florence